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martedì 21 giugno 2011

IL MUSEO DELLA CAMICIA - 1

In un paesino della campagna francese (Argenton-sur-Creuse), è stato installato negli anni '90 un interessante museo, che ho avuto l'occasione di visitare giorni fa.





Si tratta del Museo della Camicia e dell'Eleganza maschile, dove si può vedere un'esposizione di molte camicie attraverso le fasi della storia, dal medioevo ad oggi. In un ampio salone poi è stato ricostruito un atelier tradizionale, dove si possono osservare da vicino tutti gli attrezzi necessari per la lavorazione della camicia. 
Inoltre durante il periodo della mia visita c'era anche un'esposizione di cappelli maschili di vario genere.
All'esterno è presente ancora un piccolo giardino tessile.

scultura in legno realizzata da Pierre Marchant per l'apertura del museo nel 1993


























Nel Medioevo, la prima forma di camicia è a "T" in tela di lino bianco, con un semplice taglio per poter far passare la testa....camicie sempre più ampie, arricchite di colli e polsini ornati di pizzo, jabots..





Nel XIX secolo le camicie si portano con dei "faux-cols", ovvero colli che sono staccati dalla camicia, così come i polsini,  in tela inamidata e di varie forme.


camicia del 1910



La successiva tappa spiega la funzione della camicia in rapporto all'igiene.


A partire dal XVI sec. fino al XVIII sec., piuttosto che lavarsi spesso, gli uomini preferiscono cambiare sovente la biancheria!
 L'acqua è considerata "pericolosa" e quindi non ci si lava, si nascondono i cattivi odori con il profumo, pensando che lo strato di sporco che si forma sul corpo possa creare una sorta di protezione dalle malattie.
A partire dal 1900, ecco che fortunatamente compare nelle case dei ricchi la prima "vasca", riempita d'acqua manualmente con delle brocche, dato che non esiste ancora l'acqua corrente.










Ed ecco che nascono nuove abitudini, ci si cambia spesso, più volte al giorno e si ricerca il bianco impeccabile nei vestiti a contatto col corpo. Questo "bianco" è simbolo di nobiltà, anche perché in seguito alla rivoluzione industriale le classi operaie indossano invece camicie colorate.
Durante la Belle Epoque, si diffonde l'abitudine tra i ricchi di inviare la biancheria sporca in Inghilterra, il solo paese, si pensa, a possedere i segreti del lavaggio che rende perfettamente bianchi i capi da indossare.


Verso la metà del XIX secolo compaiono i primi vestiti a tre pezzi. La camicia resta sempre rigorosamente bianca e lo sarà fino alla fine del secolo: si indossa con un faux-col (solino) che obbliga a tener ben dritta la testa e una cravatta annodata in vari modi...








Ecco il pezzo che ho apprezzato particolarmente durante la visita: un armadio (batchleror's wardrobe - armoire de célibataire),  un perfetto esempio di sistema di organizzazione del guardaroba-tipo di un uomo di elevata classe sociale. Si tratta di un armadio inglese degli anni 1920 circa, dove ogni capo, per ogni occasione, trova il suo giusto posto: la cravatta, il cappello, il bastone da passeggio.....








Sulla destra si vedono i "colli" sia nel cassetto sia appesi, per distinguere tra quelli sporchi e puliti....







I BOTTONI DI MADREPERLA



Ecco le varie tappe di lavorazione, a partire dalla conchiglia intera fino a ciò che ne resta.....



LE FIBRE










CONTINUA........



2 commenti:

  1. UNA MERAVIGLIA::::::::::voglio andarci anch'io..............BELLISSIMO

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  2. Ciao Alosia! In effetti è un luogo immancabile per gli appassionati di camicie....e in più è immerso nella verdeggiante campagna francese...
    A presto..
    Mary

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